Aldo Giovannella è Medico Veterinario libero Professionista. Nato a Roma nel 1963, nel 1990 consegue la laurea in Medicina Veterinaria a Parma. Subito dopo frequenta numerosi centri privati e cliniche universitarie all’estero, dove si perfeziona nei settori dell’ortopedia veterinaria e della chirurgia generale. Partecipa, in qualità di relatore, a simposi e congressi nazionali e internazionali, presentando ricerche incentrate sulla diagnostica e la chirurgia ortopedica e sul trattamento delle ferite. Dal 1994 esercita la libera professione presso il suo ambulatorio a Mogliano Veneto in provincia di Treviso.

Presidente della SITOV (Società Italiana di Traumatologia e Ortopedia Veterinaria) dal 2000 al 2002, ha tenuto corsi di base e avanzati per l’insegnamento delle tecniche artroscopiche nel cane. È autore di numerose pubblicazioni su riviste nazionali e internazionali e del libro L’artrosi nel cane (1a ed. ottobre 2005, editore Point Vétérinaire Italie).

Nel giugno del 1997, a Roma, durante un convegno orientato a definire il nuovo assetto della protezione civile, allestisce il primo campo base veterinario e presenta la sua idea di cooperazione tra Medico Veterinario e attività di soccorso cinofilo. Nel 2001, dopo essere stato a Parigi e aver appreso importanti nozioni e tecniche di primo soccorso dal suo Maestro Domenique Grandjean, realizza una serie di incontri teorico-pratici rivolti agli allora gruppi di volontariato in materia di protezione civile e agli uomini con i cani al seguito (poi divenuti squadre operative UU.CC. − Unità Cinofile − della Protezione Civile). Durante questi incontri, il continuo e proficuo confronto con le squadre cinofile della sua provincia gli consente di definire sempre più il suo progetto sul ruolo del Medico Veterinario come supporto medico alle U.C. impiegate nelle operazioni di soccorso.

Dal 2012 al 2015 promuove e organizza, presso la sua città, il Raduno Interregionale delle Unità Cinofile Operative, riunendo oltre 140 unità cinofile dei più importanti corpi operativi, sia delle U.C. dello Stato sia delle U.C. civili. Nel 2015 decide di proporre il suo Format di Primo Soccorso Veterinario in una veste aggiornata per i proprietari di cani. Organizza, così, presso la sua città, il primo corso teorico-pratico di Primo Soccorso rivolto ai proprietari. Un corso che da lì a poco diviene itinerante, riuscendo a coinvolgere numerosi centri cinofili a livello nazionale.
La sua passione per il nuovo, il suo gene per il volontariato, il suo deciso altruismo e, soprattutto, la sua dedizione agli animali, lo spingono verso l’Africa orientale. Fonda nel 2010 il progetto Pengo Life Project a salvaguardia degli elefanti e rinoceronti neri orfani e istaura una profonda e intensa collaborazione con la dott.ssa Dame Daphne Sheldrick.

Contatti dell’autore
aldo.giovannella@stsgroup.it
info@primosoccorsocane.it

Ciao, io sono Aldo

LE MIE PASSIONI

Gli elementi naturali come l’acqua, la terra e l’aria, da sempre, hanno esercitato su di me una potente attrazione, così nel tempo, ho voluto toccarli con mano. L’Africa invece, attraverso la sua potenza ed i suoi figli tutti, mi ha aiutato a divenire l’uomo che sono oggi.

Il ventre della terra e il mare

Entrare in una grotta o scendere in un abisso marino è entrare in un’altra dimensione in un altro mondo! Come un bambino osservo e ascolto e cerco di non perdermi il messaggio che in quel momento la natura ha deciso di donarmi. Entro in un ambiente privo di luce ma ricco di immense meraviglie, circondato dall’aria delle profondità, o avvolto dall’elemento acqua, coccolato come nel grembo materno. In queste oasi non sempre ospitali, incontro la vita rappresentata da esseri privi di colore o infinitamente colorati, immobili o a caccia di qualcosa, il pulviscolo nell’aria fa pari con la vita che galleggia nell’acqua. Mondi paralleli che ti aiutano a capire quanto sei piccolo…

La montagna

Camminare o arrampicare verso una vetta per cercare la fine o l’inizio di un orizzonte, apparentemente può sembrare un comportamento anomalo, per chi è abituato a vedere e a vivere il mondo con una prospettiva piana. Poi decidi di toccare una geometria più complessa e capisci che è il momento di esplorare. Allora vaie e apri tutti i tuoi sensi, anche quelli che fino ad un minuto prima non sapevi neache di avere. E’ così che inizi un profondo dialogo con te stesso e con ciò che arresta i tuoi piedi e le tue mani. Tu uomo piccolissimo ti innalzi a quote impensabili, hai paura certo,  ma nello stesso tempo impari a respirare e a controllare la tua forza e le tue enrgie. Ascolti, impari ad ascoltare nel profondo, tutto ciò che ti circonda, i tuoi passi i tuoi compagni. Ti senti aria, roccia, vento, erba, albero e tutto ciò che ti circonda, chiedi scusa alla montagna e la ringrazi per il suo amore. Ogni tanto ti fermi, prorio lì, in quel punto, dove i tuoi pori assaporano un alito di vita. Chissà cosa hanno provavano i nostri antenati vestiti di pelli, quando per necessità attraversarono le montagne…

Walter Bonatti ha scritto sulla maontagna….
Che quelle rocce innalzantisi in forma di mirabile architettura, quei canaloni ghiacciati salenti incontro al cielo, quel cielo ora azzurro profondo dove l’anima sembra dissolversi e fondersi con l’infinito, ora solcato da nuvole tempestose che pesano sullo spirito come una cappa di piombo, sempre lo stesso ma mutevolmente vario, suscitano in noi delle sensazioni che non si dimenticano più.

L’aria

Si entra in un aereo, un uccello di metallo costruito per onorare ICARO, alti sul suolo per volare come un uccello. A volte capita che, a bassa quota, i leggittimi “proprietari” dell’aria, diventino per pochi minuti, tuoi compagni di viaggio, che spettacolo! Su un piccolossimo aereo in Africa o su di un deltaplano all’aperto, l’aria ti pettina i capelli e accarezza il volto, come in moto e ti lasci rapire dala sensazione di lbertà, poi …guardi giù per riconoscere quelle strane figure che sotto di te, mobili, proseguono il loro viaggio del giorno.  Quell’ala artificiale che per qualche istante ti alleggerisce del tuo stato terrestre, e non pensi…voli. Quando però decidi di  lanciarti nel vuoto, le cose cambiano. All’inizio non capisci appieno, il perchè hai decido di lanciarti, è praticamente innaturale, inutile, poi però qualche attimo prima di varcare il vuoto ti diventa tutto più chiaro, stai abbandonando tutte le tue sicurezze per entrare in una dimensione dove il tuo corpo e la tua mente per un attimo, percepiscono pienamente il concetto di gravità! Non sei nato uccello, il resto è solo aria, aria, aria.

L’Africa Una forte emozione!

“Il mio pensiero è che in ognuno di noi sia rimasta memoria del luogo nativo, quello primordiale, dove tutto ha avuto inizio. Assomigliamo a tanti altri esseri viventi, e loro assomigliano a noi da sempre. Dentro di te sai perfettamente che ci può essere un elefante, un rinoceronte o un’altra Anima bella. provo un profondo e ancestrale senso di appartenenza. Osservare un elefante mentre, lentamente, procede nell’antico gesto di procacciarsi cibo, ti porta serenità, calma e ti mette in asse con il mondo. Quando presso la nursery di Nairobi, sono a contatto con i piccoli orfani, sento il loro dolore, il loro dramma, ma percepisco anche la loro forza e la loro voglia di vivere! L’elefante è un antico maestro di vita…Chi incontra gli occhi di un cucciolo orfano, non lo dimenticherà per tutta la vita.”

www.pengolifeproject.it

Per il futuro? Ho ancora qualche sogno e qualche obiettivo da raggiungere …